I diritti dei figli in caso di separazione e divorzio: cosa prevede la legge
La separazione e il divorzio sono momenti complessi per una coppia, ma è fondamentale considerare anche i diritti dei figli coinvolti. La legge stabilisce disposizioni per proteggere il benessere e i diritti dei bambini in queste situazioni. L’obiettivo principale è assicurare che i minori abbiano un ambiente stabile, amorevole e sicuro, mantenendo un rapporto significativo con entrambi i genitori, a meno che ciò non vada contro il loro interesse superiore. Nonostante i coniugi non siano più obbligati a rispettare tutti gli aspetti del matrimonio, alcuni diritti e doveri rimangono, come il diritto al mantenimento per il coniuge più debole e per i figli. Queste disposizioni legali mirano a garantire che i bambini non vengano privati del sostegno economico e affettivo necessario per il loro sviluppo.
I diritti dei minori quando finisce il matrimonio
La separazione di una coppia causa sofferenza a tutta la famiglia. Gli adulti devono impegnarsi ancora di più per prendersi cura dei bambini, cercando di non pensare solo a sé stessi. Non è facile! Bisogna organizzare la vita, la nuova casa, gestire litigi, cambiamenti e problemi finanziari, evitando di trascurare i diritti dei bambini. Non è richiesto di essere eroi, ma è importante prepararsi in anticipo. Essere adulti responsabili significa essere pronti ad affrontare insieme la sofferenza per il bene dei bambini.
I genitori divorziati devono impegnarsi al massimo per migliorare i rapporti con i figli. Secondo una recente sentenza della Cassazione (n. 6919 dell’8 aprile 2016), è importante che il giudice verifichi la capacità dei genitori di comprendere le esigenze emotive dei figli, senza lasciarsi influenzare da considerazioni egoistiche o vendicative verso l’altro genitore.
È necessario riflettere su noi stessi e chiedere un consulto ad avvocati per divorzi tenere sempre presente che i diritti dei figli hanno la priorità rispetto alle nostre sofferenze personali. Dobbiamo proteggere questi diritti, anche richiedendo provvedimenti contro il genitore che non adempie ai propri doveri.
L’affidamento condiviso
La legge del 2006 stabilisce che i bambini hanno il diritto di mantenere una buona relazione con entrambi i genitori anche dopo la separazione o il divorzio. Devono ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi i genitori e mantenere legami con i parenti di entrambe le famiglie. Pertanto, durante i procedimenti di separazione o divorzio, e anche quando i genitori non sono sposati, si preferisce adottare un affidamento condiviso, in cui entrambi i genitori sono coinvolti nell’educazione e nella cura dei bambini.
L’articolo 315-bis del codice civile garantisce al figlio i seguenti diritti:
- Crescere in famiglia e mantenere legami significativi con i parenti.
- Essere ascoltato in tutte le questioni e procedure che lo riguardano, anche se minorenne e capace di discernimento.
- Essere sostenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori, rispettando le sue capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni personali
L’aspetto economico: il mantenimento dei figli
L’assegno di mantenimento per i figli è un importo fisso che serve a soddisfare l’obbligo legale dei genitori di sostenere economicamente i propri figli. La cifra può essere stabilita in diverse modalità.
Durante la separazione o il divorzio, sia per i figli nati nel matrimonio che per quelli nati al di fuori, l’obiettivo del mantenimento è proteggere i minori. Non esistono regole matematiche fisse per determinare l’importo del sostegno finanziario per i figli.
Il giudice ha il compito di decidere l’importo dell’assegno di mantenimento per i figli durante la separazione o il divorzio, mentre nei casi in cui i genitori arrivano a un accordo, il giudice valuterà se l’importo proposto sia adeguato.